Suites d’epoca
“La mia casina è sul viale delle acacie, del glicine e dei lillà vicino alla strada ferrata dove tutto sa di vaniglia”.
Suites d’epoca, composta da due suites completamente indipendenti e con ingressi separati, è una casa di fine ‘800 situata a Bari in località S. Spirito, antico borgo marinaro, in corso Umberto I, a due passi dal passaggio a livello della linea ferroviaria adriatica, che collega il corso alla strada statale 16 bis, snodo importante per raggiungere qualsiasi destinazione.
La struttura sorge in una posizione strategica, a 6 km dall’aeroporto Karol Wojtyla, di Bari- Palese, a 200 m dalla stazione di S. Spirito e a soli 500 m dal mare, in una delle strade più antiche e caratteristiche, che collegava il comune di Bitonto al mare, dove si possono ancora ammirare le ville antiche e le casine, che l’aristocrazia bitontina usava far costruire nel XIX secolo da famosi architetti in quella che considerava la sua marina.
Prezioso custode di Suites d’epoca, per quasi mezzo secolo, è stato l’abbandono che ne ha impedito il rifacimento, l’ha sottratta agli ammodernamenti e l’ha resa immune dal passare del tempo, per consegnarla al presente intatta nelle sue caratteristiche.
Un sapiente intervento di ristrutturazione e la scelta di un accurato restauro conservativo hanno completato il miracolo, ed ecco che Suites d’epoca offre in una location d’altri tempi la modernità dei servizi, che la rendono ideale per lunghe vacanze o per fugaci soggiorni.
A fare da sfondo, c’è il porticciolo di Santo Spirito, con i caratteristici pescherecci e le bellissime imbarcazioni ormeggiate, ed il suo lungomare che si estende fino a Palese, per circa 5 km, con lidi, bar e ristoranti affacciati sul mare.
Ciascuna delle due Suites di cui si compone la Casa, Ambrosia e Aurora, con ingresso indipendente, è costituita da una camera da letto matrimoniale, un salottino affrescato, un angolo cottura ed un bagno.
Il restauro conservativo ha lasciato intatta la struttura originaria, con i muri spessi in pietra, i pavimenti in cementine, dai disegni geometrici diversi in ogni ambiente, gli infissi originali, le alte volte a botte e a crociera, impreziosite nei due salottini da due meravigliosi affreschi allegorici con fiori e dame soavi, un inno alla primavera, attribuiti al pittore Antonio Lanave (Bari, 1878-1953) e ai suoi collaboratori.